Muoio per te by Filippo Boni

Muoio per te by Filippo Boni

autore:Filippo Boni [Boni, Filippo]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: ebook
editore: Longanesi
pubblicato: 2021-03-16T23:00:00+00:00


PARTE SECONDA

I

Confiteor, l’abisso di Meleto

All’improvviso, alle tre di notte, Giuseppe spalancò gli occhi. Si toccò la fronte, il naso, la veste bianca. Era fradicio di sudore. Grondava. Si mise di scatto a sedere sul letto. L’umidità era soffocante e la finestra spalancata lasciava entrare solo il sapore dolciastro dell’estate. La luce della chiesa rischiarava a malapena il muretto di fronte al sagrato. In paese non volava una mosca. Neppure gli uccelli notturni, che spesso sorvolavano la strada principale, sembravano disposti a muoversi. In casa dormivano tutti profondamente, l’alba era ancora lontana. Ripensò alla tensione degli ultimi tempi ed ebbe un tremendo presagio. Il giorno prima non era riuscito a rimettersi in cammino per arrivare alla Casa al Monte. L’incidente con la crina sulla strada per Santa Barbara gli aveva fatto perdere l’intera giornata. Le incursioni naziste in paese si erano intensificate ulteriormente, la sensazione che potesse accadere qualcosa di inimmaginabile in lui era sempre più netta. Molti abitanti erano già andati via. Due sere prima, un suo amico gli aveva raccontato che don Ferrante, dopo la messa della domenica, mentre si trovavano in sagrestia, aveva chiesto a bruciapelo a un chierichetto: «Saresti pronto a morire per la patria e per il tuo popolo?»

Il ragazzo, preso alla sprovvista, non aveva risposto, ma il sacerdote lo aveva incalzato.

«Io sì, sarei pronto a morire, ma non vorrei mai e poi mai morire impiccato.»

Il chierichetto, turbato, aveva raccontato l’episodio in famiglia. E i parrocchiani avevano cominciato a chiedersi se il prete fosse a conoscenza di eventuali minacce naziste. In realtà, secondo Giuseppe, don Ferrante aveva solo brutti presentimenti, come molti altri, lui compreso.

Si vestì rapidamente e decise di avviarsi verso la montagna prima del sorgere del sole. Era meglio arrivare alla Casa al Monte il prima possibile, ed evitare di imbattersi in una di quelle scorrerie in cui spesso i tedeschi si lanciavano all’alba. Uscì senza avvisare nessuno, afferrò un bastone e scomparve inghiottito dal buio.

Non prese le strade che faceva di solito, più battute dai mezzi e dagli abitanti. Troppo rischioso. Preferì salire dal bosco, lungo viottoli scoscesi che nessuno conosceva, tranne gli animali e certi taglialegna. Percorse nel silenzio tutto il cammino e giunse oltre i boschi di Secciano, vicino ai rifugi partigiani, proprio mentre le nubi venivano dipinte di rosa dall’alba.



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